Musei e patrimonio artistico: digitalizzazione e tradizione

La realtà virtuale e aumentata hanno rivoluzionato la fruizione del patrimonio
artistico e culturale. Queste tecnologie offrono nuove opportunità per
esplorare e interagire con le opere d’arte, amplificando l’esperienza del
visitatore.

Già da anni, paesi come l’Inghilterra hanno sposato un approccio che integra
la tradizione museale con le innovazioni digitali. Nel 2015, il Samsung Digital
Discovery Center (SDDC) del British Museum ha ospitato un “Virtual Reality
Weekend” nella Great Court del museo, utilizzando dispositivi Samsung.
L’iniziativa mirava a offrire al pubblico un’esperienza multidisciplinare e
partecipativa. Feedback positivi mostravano quanto gli visitatori avessero
apprezzato l’iniziativa, evidenziando un apprendimento significativo. Oggi, nel
2023, il SDDC continua a integrare la tecnologia nella fruizione museale,
sottolineando l’importanza di offrire esperienze innovative pur mantenendo
l’aspetto sociale delle visite.

La digitalizzazione non si limita a una mera “visita online”. L’approccio
odierno mira a fondere l’esperienza fisica e digitale, arricchendo la
comprensione del visitatore. Un esempio eccellente è l’Ara Pacis a Roma,
che dal 2016 propone un viaggio tra realtà e digitalizzazione, offrendo ai
visitatori una visione potenziata e dettagliata del monumento grazie al
progetto “L’Ara com’era”. Questa iniziativa combina con maestria elementi
reali e virtuali, rendendo la visita memorabile.

Anche il museo M9 di Mestre ha seguito questa tendenza, proponendosi
come un esempio emblematico di museo digitale. Inaugurato nel 2018, il M9
presenta esposizioni interamente digitali, offrendo un’esperienza
multimediale senza precedenti. La sua proposta innovativa ha guadagnato il
plauso di un pubblico variegato, dimostrando come la tecnologia possa
rievocare e rappresentare efficacemente periodi storici cruciali.

Un altro museo che ha abbracciato la realtà immersiva è il Museo del Monte
San Michele, dedicato alla Prima Guerra Mondiale. Qui, i visitatori possono
confrontare le ambientazioni storiche con quelle contemporanee,
immergendosi in un viaggio temporale che offre una profonda riflessione
sugli eventi del passato.

In conclusione, nel 2023, l’intersezione tra tecnologia e patrimonio artistico
ha raggiunto nuove vette. La fusione tra tradizione e innovazione ha creato
esperienze uniche, rendendo la visita ai musei ancora più coinvolgente e
formativa. Questa evoluzione evidenzia l’importanza di mantenere viva la
storia e l’arte, adattandole alle esigenze e alle aspettative delle nuove
generazioni.

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