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Gli sviluppi della VR nella mente umana

Gli sviluppi della VR nella mente umana: prima di entrare nell’era moderna, in cui la realtà virtuale è diventata una tecnologia concreta, molti filosofi e scrittori hanno esplorato concetti simili o paralleli alla realtà virtuale attraverso riflessioni sulla realtà, la percezione e l’illusione. Dopo Platone, ecco alcune figure e opere notevoli che hanno toccato temi analoghi  che possono essere collegati al concetto di realtà virtuale:

  1. Il filosofo cinese Zhuangzi ha esplorato l’idea del sogno della farfalla, mettendo in discussione i confini tra realtà e illusione.
  2. René Descartes: Nel suo “Meditazioni sulle prime filosofia”, Descartes immagina un “genio maligno” che potrebbe ingannarci facendoci credere che tutto ciò che percepiamo come realtà sia in realtà un’illusione. Questo concetto può essere paragonato all’idea di una realtà virtuale indistinguibile dalla realtà “vera”.
  3. In letteratura, autori come Lewis Carroll hanno esplorato il tema della realtà distorta e delle percezioni mutevoli in opere come Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
  4. Scrittori di fantascienza: Autori come Philip K. Dick (“Do Androids Dream of Electric Sheep?” che è stato la base per il film “Blade Runner”) e William Gibson (“Neuromancer”) hanno esplorato mondi virtuali e realtà alterate nelle loro opere. Questi mondi spesso sfumano i confini tra ciò che è reale e ciò che è virtuale.
  5. “Il Mondo come Volontà e Rappresentazione” di Arthur Schopenhauer: Schopenhauer suggerisce che il mondo come lo conosciamo è una mera rappresentazione, una forma di illusione, un concetto che può essere collegato alle idee di realtà virtuale.
  6. “Simulacri e Simulazione” di Jean Baudrillard: Questo filosofo postmoderno ha discusso l’idea che viviamo in un’era di simulacri, dove le copie o le simulazioni di cose sostituiscono e diventano più “reali” della realtà stessa.
  7. Il concetto di “Brain in a Vat”: Questo è un esperimento mentale moderno nella filosofia della mente: si chiede se potremmo essere semplicemente cervelli in una vasca, alimentati con stimoli elettrici che ci fanno percepire un’intera realtà. È simile all’idea centrale del film “The Matrix”.
  8. “The Matrix”: Anche se non è un lavoro filosofico tradizionale, questo film popolare ha portato all’attenzione di massa il concetto di realtà virtuale e le sue implicazioni filosofiche, ispirandosi a molte delle opere e delle idee sopra menzionate.

L’idea di sfidare, distorcere o reinventare la realtà non è certo nuova, ma è qualcosa che l’umanità ha esplorato attraverso varie discipline per secoli. Il movimento surrealista, e in particolare artisti come Salvador Dalí, ha avuto un ruolo fondamentale nell’esplorare questi temi nel XX secolo.

Il Surrealismo e la Sfida alla Realtà Il surrealismo è un movimento artistico e letterario che ha avuto origine negli anni ’20. L’obiettivo principale dei surrealisti era quello di esplorare l’inconscio, ritenendo che la realtà razionale sopprimesse le capacità della mente subconscia e dell’immaginazione. Volevano sfidare le convenzioni, rompere le barriere tra sogno e realtà e creare opere che unissero questi mondi.

Salvador Dalí e la Realtà Distorta  Dalí, uno dei più noti artisti surrealisti, è celebre per le sue immagini oniriche, distorte e spesso bizzarre. Opere come “La persistenza della memoria”, con i suoi orologi morbidi e deformi, rappresentano una realtà alterata, un luogo dove il tempo non ha la solita rigidità. Queste opere non solo sfidano la percezione convenzionale della realtà, ma invitano anche l’osservatore a domandarsi cosa sia realmente reale.

Connessione con la Realtà Virtuale La realtà virtuale, in molti modi, è una continua esplorazione delle idee iniziate dal surrealismo. Proprio come il surrealismo rompe le barriere tra il sogno e la realtà, la VR rompe le barriere tra il mondo digitale e il mondo fisico. Permette agli utenti di immergersi in mondi completamente nuovi, spesso con leggi fisiche e ambienti che sfidano la realtà come la conosciamo.

Osservando una pittura di Dalí, si potrebbe sentire una sensazione di straniamento o meraviglia, poiché ci si trova di fronte a una realtà alterata e distorta. Analogamente, quando indossiamo un visore VR, entriamo in un mondo che può essere tanto straniante quanto meraviglioso. Entrambi, surrealismo e VR, ci chiedono di mettere in discussione e reinterpretare la nostra comprensione della realtà.

Inoltre, proprio come Dalí e altri surrealisti hanno utilizzato tecniche e immagini per esplorare l’inconscio, gli sviluppatori di realtà virtuale possono creare esperienze che esplorano la psiche umana, i sogni, le paure e le aspirazioni.

In sintesi, sia il surrealismo sia la realtà virtuale sono espressioni del desiderio umano di esplorare, sfidare e espandere la nostra comprensione della realtà. Entrambi invitano a riflettere sulla natura della realtà e sulla nostra relazione con essa.

Ma il viaggio è un sogno di realtà soggettive e oggettive, l’utilizzo di strumenti, nuovi linguaggi come la programmazione che impareremo a scoprire, le varie forme di realtà create da una macchina, il metaverso,  e la stessa realtà, sono il sogno.
Viaggiare nel sogno è meraviglioso, per scoprire noi stessi, oltre il sogno. E’ un viaggio dove cerchiamo la realtà del creatore che ci ha creati e non rimanere intrappolati nella rete, qualunque sia, chiunque sia!

 

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