Mondi-virtuali-multisensoriali

realtà virtuale come esperienza multisensoriale

La realtà virtuale  come esperienza multisensoriale, infatti, Il termine “realtà virtuale” è quasi auto-esplicativo.

“Virtuale” significa “quasi” o “vicino”, mentre “realtà” significa “ciò che è realmente vissuto”.  La realtà virtuale implica fondamentalmente la “quasi-realtà”.

La realtà virtuale è un’ esperienza multisensoriale, infatti, l’ espressione è usata per riferirsi a un’imitazione della realtà.

Conosciamo la nostra realtà o il nostro mondo attraverso i nostri mezzi di percezione e i nostri sensi.

Tutto ciò che conosciamo è una combinazione di informazioni che i nostri sensi trasmettono al cervello, che ne ricava un significato.

Quindi, puoi ‘creare’ una realtà, alimentando i sensi, con informazioni costruite.

Questa nuova realtà che conoscerai è una realtà che non esiste ma la percepirai come se ci fosse. Questa è la realtà virtuale.

La realtà virtuale come esperienza  multisensoriale  è  facile  definirla in termini tecnici.

Mondi-virtuali-interattiviLa realtà virtuale è semplicemente un ambiente tridimensionale, creato da un computer, che può interagire ed essere esplorato da una persona definito medium .

La persona può eseguire azioni in quella dimensione poiché diventa parte di essa.

Nel mondo di oggi, la realtà virtuale può essere raggiunta con l’uso della tecnologia informatica.

Esempi di sistemi che possono essere utilizzati per ottenere questo risultato includono: lenti,  guanti speciali, cuffie e tapis roulant omnidirezionali.

Questi sistemi interagiscono con i sensi e insieme raggiungono una nuova comprensione della realtà.

Sembra semplice ma non lo è. I nostri cervelli sono tarati in modo tale che se qualcosa non va, la noteremo.

Quindi, la tecnologia della realtà virtuale prende in considerazione l’aspetto della nostra fisiologia. Essa cerca di combinare perfettamente software, hardware e sincronicità  sensoriale in modo da raggiungere il senso della presenza.

Nel nostro viaggio vogliamo analizzare i principali formati su cui si basano i contenuti delle esperienze immersive, in particolar modo della VR.

L’ utente deve essere immerso in una dimensione di realtà alternativa creata da software e hardware; quindi, una definizione più semplice di VR potrebbe essere “immersione all’interno di un punto di vista o realtà alternativi generati da una macchina”.

L’immersione scaturisce dalla completa immedesimazione che il medium prova immerso nel mondo virtuale.  una volta immersi la sensazione può essere definita come  essere  in un nuovo ambiente; inoltre, possiamo avere stati di immersione distinti: quello mentale e quello fisico.

Si parla di immersione mentale  quando il medium è profondamente coinvolto  dalla esperienza virtuale.  Si ha immersione fisica quando il medium entra fisicamente nell’ambiente virtuale.

La realtà virtuale come esperienza multisensoriale  è possibile con l’utilizzo di tecnologie sofisticate per stimolare i sensi del corpo umano.

Per spiegare meglio,  non significa che l’intero corpo del medium  o tutti i sensi siano coinvolti nell’esperienza.

Un termine che forse interpreta meglio il concetto piu’ generico di immersione nello spazio virtuale `e il senso di presenza.

La presenza può essere identificata con il sentirsi mentalmente immersi, il che costituisce il concetto base della realtà virtuale.

In sintesi: La realtà virtuale fa parte di quel ramo dell’informatica che ha l’obiettivo di creare dei mondi simulati.

La realtà virtuale diventa immersiva, se il medium è completamente immerso nel mondo virtuale  e può interagire con gli oggetti  del mondo circostante con dispositivi specifici, a tal fine rendere l’esperienza il più reale possibile.

Con la realtà virtuale, infatti,  si vive e sperimenta un’ esperienza simulata molto simile a quella della realtà fisica, con scenari impossibili da sperimentare nel mondo reale; inoltre, l’elemento fondamentale `e il feedback sensoriale.

Il feedback sensoriale, risulta possibile attraverso delle risposte sensorie date dal sistema virtuale nei confronti del corpo fisico dell’utente.

Tali stimoli possono essere di svariato tipo e dipendono dalla tecnologia utilizzata, infatti,  possono essere di tipo visivo, uditivo, tattile, olfattivo e del gusto.

La tecnologia odierna ancora non permette ingannare i sensi di gusto e olfatto, per cui le esperienze di realtà virtuale vengono trasmesse attraverso la vista, l’udito e, in alcuni casi, il tatto, almeno per il momento.

Affinché la realtà virtuale risulti autentica deve  rispondere  alle azioni del medium immerso, in altre parole, sia interattiva.

La realtà virtuale,  può fornire svariati di ambienti interattivi, cioè ambienti costruiti ad hoc per fornire un’esperienza specifica, oppure  scenari collaborativi dove  più utenti interagiscono tra loro nel mondo virtuale,

La realtà virtuale è un’ esperienza multisensoriale che offre  tra l’altro, scenari competitivi che spingono più utenti ad agire l’uno contro l’altro durante le interazioni.

Riassumendo: la realtà virtuale è un media composto da simulazioni informatiche interattive, percepiscono la posizione del medium, le sue azioni e sostituiscono o aumentano le risposte ad uno o più dei suoi sensi, lasciandogli in questo modo la sensazione di essere mentalmente immerso o presente  nel mondo virtuale.

Questa sensazione di immersione può essere ottenuta tramite svariate tecnologie e a quali sensi influenzare.

L’esperienza sensoriale per essere coinvolgente ha bisogno della vista e per farlo   si utilizzano caschi o visori che presentano al proprio interno dei display sui quali ogni fotogramma viene suddiviso per ciascun occhio in modo indipendente.

Esistono tecniche per emulare l’utilizzo dei visori utilizzando dispositivi comunemente in possesso dell’utente, ad esempio gli smartphone, montati su particolari supporti che rendono una sensazione simile a quella che si può ottenere con i dispositivi precedentemente citati.

Ovviamente in questi casi il coinvolgimento sensoriale degli occhi è minore e l’esperienza è un’esperienza di realtà aumentata.

Un esempio è dato dai visori di nuova generazione, semplici occhiali in cui gli schermi vicini agli occhi annullano il mondo reale dalla visuale dell’utente.

Il visore può inoltre contenere dei sistemi per la rilevazione dei movimenti, in modo che girando la testa da un lato, si ottenga la stessa azione anche nel virtuale. Analizzeremo i vari strumenti per l’immersione completa in un mondo virtuale.

Nei prossimi post, parleremo del Metaverso

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