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Turismo virtuale e obiettivi primari del visitatore

Turismo virtuale e obiettivi primari del visitatore: realizzare un tour virtuale, implica soddisfare obiettivi primari e secondari del visitatore. Il primo obiettivo da soddisfare consiste nel costruire l’ambiente virtuale, simile all’ambiente reale. Per farlo, bisogna avere strumenti hardware e software all’avanguardia. Ad esempio: per avere interesse turistico la qualità di riproduzione delle immagini dovrà essere fotografica, quindi sarà necessario che quanto rappresentato sullo schermo non sia distinguibile da quanto può essere ottenuto con tecniche fotografiche, sia per zone di forte interesse che per zone di transizione, cioè il passaggio da un elemento centrale dell’offerta turistica a un altro.

La riproduzione dell’ambiente reale per coinvolgere l’utente,  dovrà essere tridimensionale e non ad una banale sequenza di immagini.  Una volta definita la qualità di riproduzione degli ambienti reali occorre, il visitatore per essere coinvolto, dovrà interagire con l’ambiente, quindi definire quali azioni potrà compiere per interagire come muoversi, come avverrebbe in un tor reale, dove esistono tre tipi di visite: visita guidata, visita autonoma, visita per itinerari predefiniti. In un tour virtuale bisogna creare le condizioni per avere le stesse opportunità.

Nella visita guidata il turista verrà accompagnato da un guida turistica, che  illustrerà
le caratteristiche del luogo visitato, rispondendo a qualunque domanda possa sorgere. Una guida turistica potrebbe essere sostituita da un avatar virtuale in grado di soddisfare le domande del turista al pari se non addirittura meglio di una guida turistica.

In una visita virtuale è possibile offrire più dettagli della guida turistica reale, quindi illustrare il percorso virtuale con più dettagli, in grado di fornire spiegazioni adeguate, chiarimenti, indicazioni, in modo corretto e completo.

Turismo virtuale e obiettivi primari del visitatore: nel caso di visita autonoma virtuale, sarà fondamentale liberare il turista dai legami, dai
vincoli della visita. Il visitatore dovrà muoversi liberamente in ogni posizione del
sito, senza limiti, nemmeno quelli  presenti nella realtà. In una ricostruzione non è
possibile pensare a zone ad accesso limitato, non esiste infatti alcuna possibilità che il
turista rovini i monumenti e che questi siano pericolosi per lo stesso.

La visita virtuale permette la mobilità assoluta ai visitatori e deve essere organizzata in modo da
evitare che questa libertà diventi opprimente. Il visitatore potrebbe infatti perdersi, passare
troppo tempo alla ricerca di zone particolari da visitare, per assurdo annoiarsi. Pertanto è
utile prevedere un aiuto alla visita;  il turista potrà richiedere in qualunque momento, ad un tutor virtuale informazioni sia di carattere culturale, geografico,  di portare il visitatore direttamente ove desidera, capace di far vedere allo stesso la propria posizione nell’ ambiente virtuale visitato. La visita in prima persona diventa allora molto più flessibile di quanto avvenga nella realtà.

Turismo virtuale e obiettivi primari del visitatore: la visita per itinerari predefiniti in cui il visitatore è vincolato a muoversi entro zone ben definite del sito turistico che presentano caratteristiche comuni. La visita potrà essere autonoma o “guidata” ma in ogni caso sarà limitata a luogo turistico ben definito. In realtà questa visita non offre particolari spunti rispetto al caso reale essendo comunque un tipo di sito molto specifico,
organizzato che tende a limitare il visitatore su  particolari aspetti e  ne tralascia altri. L’unico vantaggio di cui si gode nella visita virtuale è la possibilità di organizzare un numero teoricamente illimitato di percorsi tematici, ognuno corredato da informazioni adeguate, complete per quanto possibile e la possibilità di stabilire collegamenti tra gli stessi permettendo il passaggio da un percorso a un altro in qualunque momento, senza restrizioni.
Gli obiettivi primari della visita virtuale che abbiamo illustrato possono essere riassunti
esaurientemente dicendo che il servizio di visita deve offrire, come requisito minimo, le
stesse possibilità che offre una visita reale (esclusa più o meno ovviamente la percezione
fisica dell’ambiente). Naturalmente si può immaginare di fare molto di più.

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