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Viaggio nello sviluppo della realtà virtuale

l concetto di realtà virtuale ha iniziato a prendere forma nella seconda metà degli anni ’50, con studi specifici che si concentravano su come stimolare i sensi attraverso simulazioni della realtà. In un periodo di rapidi cambiamenti tecnologici e molti anni dopo le prime invenzioni cinematografiche di George Eastman e dei fratelli Lumière, l’idea era di combinare l’arte del cinema con un’esperienza multisensoriale. Questo ha portato alla progettazione del “Sensorama” nel 1957 da parte di Heilig Morton.

Sebbene il Sensorama fosse lontano da ciò che oggi definiamo come realtà virtuale (VR), non passò molto tempo prima che Ivan Sutherland creasse “La Spada di Damocle”, il precursore dei moderni visori VR. Nel corso degli anni, c’è stato un notevole investimento in questa tecnologia, con sviluppi come l’Aspen Movie Map nel 1977, che permetteva agli utenti di “camminare” virtualmente per le strade di Aspen, Colorado.

Gli anni ’80 e ’90 videro sperimentazioni significative, molte delle quali furono sostenute dal governo statunitense, come il progetto “Super Cockpit” e il VIEW della NASA. Jaron Lanier, nel 1989, fu colui che coniò ufficialmente il termine “Virtual Reality”.

Gli anni 2000 e 2010 portarono ulteriori sviluppi nel campo della VR. Case produttrici di videogiochi come Atari e Sega tentarono di commercializzare propri visori. La tecnologia vide un balzo significativo con l’introduzione di Oculus Rift, creato da Palmer Luckey. Dopo una campagna di crowdfunding di enorme successo su Kickstarter, Oculus VR fu acquistata da Facebook nel 2014, segnando un’accelerazione nell’adozione e nello sviluppo della VR.

Il decennio successivo ha visto l’introduzione di numerosi visori, da quelli ad alte prestazioni ai modelli economici come i Google Cardboard. Con l’avvento della realtà aumentata (AR) e della realtà mista (MR), la linea tra il mondo digitale e il mondo fisico è diventata sempre più sfumata. Oltre a Oculus, aziende come HTC, Sony e Microsoft hanno rilasciato i propri visori, espandendo ulteriormente il mercato.

L’evoluzione e gli investimenti cospicui sono iniziati nel 2014 quando, Oculus VR viene acquistata da Facebook, che in seguito cambierà il proprio nome in Meta nel 2021, segnando l’intenzione dell’azienda di focalizzarsi sullo sviluppo di un “Metaverso” – un universo virtuale condiviso, immersivo e interattivo. Da quel momento, gli investimenti nei dispositivi per la realtà virtuale aumentano esponenzialmente.

Gli anni successivi al 2014 vedono un vero e proprio boom dei visori per la realtà virtuale. Vengono prodotti numerosi modelli per console, pc e smartphone, con una vasta gamma di prezzi, dai modelli premium agli economici come i Google Cardboard. Oculus, sotto l’egida di Meta, lancia diversi modelli di successo, come l’Oculus Quest e l’Oculus Quest 2, visori autonomi che non necessitano di un PC per funzionare.

Anche altri giganti della tecnologia entrano prepotentemente nel mercato. Sony introduce il PlayStation VR per la sua console, mentre Valve, in collaborazione con HTC, lancia l’HTC Vive. Microsoft, pur non concentrandosi esclusivamente sulla VR, introduce la sua soluzione di realtà mista, il Windows Mixed Reality, e il suo dispositivo HoloLens per la realtà aumentata.

La realtà virtuale diventa sempre più presente anche in altri settori, come nell’istruzione, nella formazione, nella medicina e nell’arte. Vengono sviluppate esperienze immersive per aiutare le persone a superare le proprie paure, per formare i chirurghi senza dover operare su un paziente reale, o per permettere agli spettatori di entrare in un dipinto o in un film.

Tuttavia, nonostante il crescente interesse e l’evoluzione della tecnologia, persistono alcune sfide. La questione dell’ergonomia, la necessità di spazi sicuri per muoversi, la risoluzione e il realismo delle immagini, e le questioni relative alla privacy e alla sicurezza sono solo alcune delle tematiche affrontate dai produttori e dagli sviluppatori.

In conclusione, mentre nel 2014 la VR sembrava ancora un terreno in gran parte inesplorato, nel giro di pochi anni è diventata una realtà consolidata e in continua evoluzione, promettendo di rivoluzionare il modo in cui lavoriamo, apprendiamo e ci divertiamo.

Nel 2020 e oltre, con l’evoluzione delle tecnologie 5G e l’introduzione di nuovi dispositivi e piattaforme, la realtà virtuale ha continuato a permeare vari settori, dalla formazione alla medicina, all’intrattenimento e oltre. Si prevede che le innovazioni continueranno a spingere i confini di ciò che è possibile in questo spazio entusiasmante.

Il 5G, con la sua velocità di connessione super veloce e la latenza ridotta, ha offerto opportunità senza precedenti per la realtà virtuale. La capacità di trasmettere dati in tempo reale ha permesso esperienze VR più fluide e immersive. Questo ha portato a nuove applicazioni in settori come la telemedicina, dove i medici possono consultare i pazienti in ambienti virtuali, o nella formazione, dove le sessioni di addestramento possono avvenire in ambienti virtuali realistici.

Le piattaforme di realtà virtuale sono diventate più accessibili e abbordabili. Con l’introduzione di nuovi dispositivi, come gli occhiali VR leggeri e portatili, la VR è diventata più user-friendly. Questi dispositivi hanno anche aperto la porta a nuove forme di intrattenimento, come i concerti virtuali, le esperienze di viaggio e le visite virtuali a musei e luoghi storici.

Oltre alla realtà virtuale, la realtà aumentata (AR) e la realtà mista (MR) hanno guadagnato terreno. Queste tecnologie hanno trovato applicazioni in settori come il retail, dove i clienti possono provare virtualmente abiti o arredamento per la casa, e nell’istruzione, dove gli studenti possono interagire con modelli 3D e simulazioni.

Tuttavia, come con ogni nuova tecnologia, ci sono state preoccupazioni. La sicurezza e la privacy sono diventate questioni centrali, con preoccupazioni riguardo alla raccolta e all’uso dei dati degli utenti. Inoltre, c’è stata una crescente preoccupazione per la “dipendenza da VR”, con alcune persone che trascorrono ore in ambienti virtuali, trascurando il mondo reale.

In sintesi, la realtà virtuale, con il supporto di tecnologie come il 5G, ha continuato a evolversi e a influenzare vari settori. Mentre le opportunità sono immense, ci sono anche sfide da affrontare. Tuttavia, con l’innovazione continua e l’adozione crescente, il futuro della VR sembra luminoso e promettente.

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